h-header sgs. Home. Corporate Identity.Web.Comunicazione.About.Storie.Contatti. pagina-dinamica banner Storie. content post 26 Aprile 2023 La soglia dell'attenzione e le strategie di marketing Il nostro bel pesciolino rosso, testimonial inconsapevole di questo post, che non ha l'abitudine ad utilizzare smartphone e computer, ha una soglia dell'attenzione che è stata calcolata dalla scienza in 9 secondi. E la nostra soglia dell'attenzione a quanto ammonta? E' stato calcolato che l'uso sempre più intensivo e invasivo degli smartphone nella nostra vita quotidiana, ha ridotto drasticamente il tempo medio di attenzione che è passato dai 12 secondi del 2010 ai soli 8 secondi di oggi, con una tendenza a scendere ancora. La generazione Z, quella dei giovanissimi ha infatti una soglia di soli 3 secondi! Differenza fra attenzione e concentrazione Per capire meglio le motivazioni per cui si è giunti a questi risultati è bene comprendere i concetti di attenzione e concentrazione. Per attenzione si intende il "collante" che unisce le singole caratteristiche in un tutto integrato: l’orientamento spaziale, il colore, la grandezza, la forma e così via sono tutti elementi elaborati in parallelo e uniti in una percezione unitaria di un singolo oggetto. La concentrazione invece è la capacità di pensare attentamente a qualcosa che si sta facendo o osservando, escludendo tutto il resto. Cosa ricordiamo di quello che vediamo? La tecnologia mobile ha cambiato ciò che gli utenti vedono: se da desktop si rimane concentrati per circa 2,5 secondi, da smartphone solo 1,7 secondi. Ma sono sufficienti appena 0,25 secondi per memorizzare e ricordare un contenuto che hanno visto in rete. Un individuo coinvolto in un forte utilizzo del telefono in multitasking subisce vere e proprie alterazioni delle funzioni cognitive a livello cerebrale, con performance nei compiti di cambio del focus attentivo da un argomento all’altro peggiori rispetto alla controparte che utilizza poco il dispositivo. Il bombardamento mediatico a cui siamo sottoposti quotidianamente ci induce quindi a "selezionare" inconsapevolmente quei contenuti che per qualche motivo hanno sollecitato la nostra attenzione. Cosa c'entra l'attenzione con i social media e il marketing? La soglia dell'attenzione c'entra moltissimo perchè il flusso elevatissimo di informazioni al quale siamo ormai sottoposti quotidianamente H24, costituito da messaggi di vario genere e su più canali contemporaneamente (what's app, telegram, messenger, ecc...), video, notifiche, email, suggestioni che ci arrivano dal web, sono tali e tante che generano una sollecitazione cerebrale senza eguali che ci induce ad una facile distrazione. Considerando inoltre che statisticamente un individuo sblocca il proprio smartphone circa 110 volte al giorno, ovvero una volta ogni 9 minuti, tolte le ore di "teorico" sonno, significa essere connessi con la rete per buona parte della giornata. Quante volte ci succede di "frugare" nel nostro telefono (e senza un reale motivo) mentre stiamo magari guardando la TV? La tecnologia digitale ha cambiato radicalmente i nostri comportamenti fino ad arrivare, in casi estremi, ad una vera e propria dipendenza patologica, con sintomi simili a quelli da sostanze stupefacenti. Per questi motivi chi si occupa di comunicazione "digitale" deve necessariamente tenere in considerazione le modalità di fruizione del messaggio e i comportamenti delle persone con cui si desidera interagire, guadagnando l'attenzione richiesta con un messaggio che sia interessante e che sappia meritare il tempo richiesto. Che tradotto significa utilizzare molto l'immagine e poco il contenuto testuale. Anche l'utilizzo di video brevi aiuta ad aumentare la soglia dell'attenzione ma questi non devono superare i 6 secondi in modo da non essere considerati invasivi. Inoltre il nostro messaggio deve essere proposto nei primi 2-3 secondi se vogliamo cercare di evitare lo skip dell'utente, cosa molto frequente. side Le storie più recenti 05 Luglio 2023 Cos'è la Brand Reputation e come si realizza 27 Giugno 2023 Il GDPR per i siti web: un obbligo di legge 26 Aprile 2023 La soglia dell'attenzione e le strategie di marketing 12 Luglio 2022 Garante Privacy: stop all'uso degli analytics tag archivio 2023------------------202320222021------------------ h-footer
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content post 26 Aprile 2023 La soglia dell'attenzione e le strategie di marketing Il nostro bel pesciolino rosso, testimonial inconsapevole di questo post, che non ha l'abitudine ad utilizzare smartphone e computer, ha una soglia dell'attenzione che è stata calcolata dalla scienza in 9 secondi. E la nostra soglia dell'attenzione a quanto ammonta? E' stato calcolato che l'uso sempre più intensivo e invasivo degli smartphone nella nostra vita quotidiana, ha ridotto drasticamente il tempo medio di attenzione che è passato dai 12 secondi del 2010 ai soli 8 secondi di oggi, con una tendenza a scendere ancora. La generazione Z, quella dei giovanissimi ha infatti una soglia di soli 3 secondi! Differenza fra attenzione e concentrazione Per capire meglio le motivazioni per cui si è giunti a questi risultati è bene comprendere i concetti di attenzione e concentrazione. Per attenzione si intende il "collante" che unisce le singole caratteristiche in un tutto integrato: l’orientamento spaziale, il colore, la grandezza, la forma e così via sono tutti elementi elaborati in parallelo e uniti in una percezione unitaria di un singolo oggetto. La concentrazione invece è la capacità di pensare attentamente a qualcosa che si sta facendo o osservando, escludendo tutto il resto. Cosa ricordiamo di quello che vediamo? La tecnologia mobile ha cambiato ciò che gli utenti vedono: se da desktop si rimane concentrati per circa 2,5 secondi, da smartphone solo 1,7 secondi. Ma sono sufficienti appena 0,25 secondi per memorizzare e ricordare un contenuto che hanno visto in rete. Un individuo coinvolto in un forte utilizzo del telefono in multitasking subisce vere e proprie alterazioni delle funzioni cognitive a livello cerebrale, con performance nei compiti di cambio del focus attentivo da un argomento all’altro peggiori rispetto alla controparte che utilizza poco il dispositivo. Il bombardamento mediatico a cui siamo sottoposti quotidianamente ci induce quindi a "selezionare" inconsapevolmente quei contenuti che per qualche motivo hanno sollecitato la nostra attenzione. Cosa c'entra l'attenzione con i social media e il marketing? La soglia dell'attenzione c'entra moltissimo perchè il flusso elevatissimo di informazioni al quale siamo ormai sottoposti quotidianamente H24, costituito da messaggi di vario genere e su più canali contemporaneamente (what's app, telegram, messenger, ecc...), video, notifiche, email, suggestioni che ci arrivano dal web, sono tali e tante che generano una sollecitazione cerebrale senza eguali che ci induce ad una facile distrazione. Considerando inoltre che statisticamente un individuo sblocca il proprio smartphone circa 110 volte al giorno, ovvero una volta ogni 9 minuti, tolte le ore di "teorico" sonno, significa essere connessi con la rete per buona parte della giornata. Quante volte ci succede di "frugare" nel nostro telefono (e senza un reale motivo) mentre stiamo magari guardando la TV? La tecnologia digitale ha cambiato radicalmente i nostri comportamenti fino ad arrivare, in casi estremi, ad una vera e propria dipendenza patologica, con sintomi simili a quelli da sostanze stupefacenti. Per questi motivi chi si occupa di comunicazione "digitale" deve necessariamente tenere in considerazione le modalità di fruizione del messaggio e i comportamenti delle persone con cui si desidera interagire, guadagnando l'attenzione richiesta con un messaggio che sia interessante e che sappia meritare il tempo richiesto. Che tradotto significa utilizzare molto l'immagine e poco il contenuto testuale. Anche l'utilizzo di video brevi aiuta ad aumentare la soglia dell'attenzione ma questi non devono superare i 6 secondi in modo da non essere considerati invasivi. Inoltre il nostro messaggio deve essere proposto nei primi 2-3 secondi se vogliamo cercare di evitare lo skip dell'utente, cosa molto frequente. side Le storie più recenti 05 Luglio 2023 Cos'è la Brand Reputation e come si realizza 27 Giugno 2023 Il GDPR per i siti web: un obbligo di legge 26 Aprile 2023 La soglia dell'attenzione e le strategie di marketing 12 Luglio 2022 Garante Privacy: stop all'uso degli analytics tag archivio 2023------------------202320222021------------------
post 26 Aprile 2023 La soglia dell'attenzione e le strategie di marketing Il nostro bel pesciolino rosso, testimonial inconsapevole di questo post, che non ha l'abitudine ad utilizzare smartphone e computer, ha una soglia dell'attenzione che è stata calcolata dalla scienza in 9 secondi. E la nostra soglia dell'attenzione a quanto ammonta? E' stato calcolato che l'uso sempre più intensivo e invasivo degli smartphone nella nostra vita quotidiana, ha ridotto drasticamente il tempo medio di attenzione che è passato dai 12 secondi del 2010 ai soli 8 secondi di oggi, con una tendenza a scendere ancora. La generazione Z, quella dei giovanissimi ha infatti una soglia di soli 3 secondi! Differenza fra attenzione e concentrazione Per capire meglio le motivazioni per cui si è giunti a questi risultati è bene comprendere i concetti di attenzione e concentrazione. Per attenzione si intende il "collante" che unisce le singole caratteristiche in un tutto integrato: l’orientamento spaziale, il colore, la grandezza, la forma e così via sono tutti elementi elaborati in parallelo e uniti in una percezione unitaria di un singolo oggetto. La concentrazione invece è la capacità di pensare attentamente a qualcosa che si sta facendo o osservando, escludendo tutto il resto. Cosa ricordiamo di quello che vediamo? La tecnologia mobile ha cambiato ciò che gli utenti vedono: se da desktop si rimane concentrati per circa 2,5 secondi, da smartphone solo 1,7 secondi. Ma sono sufficienti appena 0,25 secondi per memorizzare e ricordare un contenuto che hanno visto in rete. Un individuo coinvolto in un forte utilizzo del telefono in multitasking subisce vere e proprie alterazioni delle funzioni cognitive a livello cerebrale, con performance nei compiti di cambio del focus attentivo da un argomento all’altro peggiori rispetto alla controparte che utilizza poco il dispositivo. Il bombardamento mediatico a cui siamo sottoposti quotidianamente ci induce quindi a "selezionare" inconsapevolmente quei contenuti che per qualche motivo hanno sollecitato la nostra attenzione. Cosa c'entra l'attenzione con i social media e il marketing? La soglia dell'attenzione c'entra moltissimo perchè il flusso elevatissimo di informazioni al quale siamo ormai sottoposti quotidianamente H24, costituito da messaggi di vario genere e su più canali contemporaneamente (what's app, telegram, messenger, ecc...), video, notifiche, email, suggestioni che ci arrivano dal web, sono tali e tante che generano una sollecitazione cerebrale senza eguali che ci induce ad una facile distrazione. Considerando inoltre che statisticamente un individuo sblocca il proprio smartphone circa 110 volte al giorno, ovvero una volta ogni 9 minuti, tolte le ore di "teorico" sonno, significa essere connessi con la rete per buona parte della giornata. Quante volte ci succede di "frugare" nel nostro telefono (e senza un reale motivo) mentre stiamo magari guardando la TV? La tecnologia digitale ha cambiato radicalmente i nostri comportamenti fino ad arrivare, in casi estremi, ad una vera e propria dipendenza patologica, con sintomi simili a quelli da sostanze stupefacenti. Per questi motivi chi si occupa di comunicazione "digitale" deve necessariamente tenere in considerazione le modalità di fruizione del messaggio e i comportamenti delle persone con cui si desidera interagire, guadagnando l'attenzione richiesta con un messaggio che sia interessante e che sappia meritare il tempo richiesto. Che tradotto significa utilizzare molto l'immagine e poco il contenuto testuale. Anche l'utilizzo di video brevi aiuta ad aumentare la soglia dell'attenzione ma questi non devono superare i 6 secondi in modo da non essere considerati invasivi. Inoltre il nostro messaggio deve essere proposto nei primi 2-3 secondi se vogliamo cercare di evitare lo skip dell'utente, cosa molto frequente. side Le storie più recenti 05 Luglio 2023 Cos'è la Brand Reputation e come si realizza 27 Giugno 2023 Il GDPR per i siti web: un obbligo di legge 26 Aprile 2023 La soglia dell'attenzione e le strategie di marketing 12 Luglio 2022 Garante Privacy: stop all'uso degli analytics tag archivio 2023------------------202320222021------------------
26 Aprile 2023
Il nostro bel pesciolino rosso, testimonial inconsapevole di questo post, che non ha l'abitudine ad utilizzare smartphone e computer, ha una soglia dell'attenzione che è stata calcolata dalla scienza in 9 secondi. E la nostra soglia dell'attenzione a quanto ammonta? E' stato calcolato che l'uso sempre più intensivo e invasivo degli smartphone nella nostra vita quotidiana, ha ridotto drasticamente il tempo medio di attenzione che è passato dai 12 secondi del 2010 ai soli 8 secondi di oggi, con una tendenza a scendere ancora. La generazione Z, quella dei giovanissimi ha infatti una soglia di soli 3 secondi! Differenza fra attenzione e concentrazione Per capire meglio le motivazioni per cui si è giunti a questi risultati è bene comprendere i concetti di attenzione e concentrazione. Per attenzione si intende il "collante" che unisce le singole caratteristiche in un tutto integrato: l’orientamento spaziale, il colore, la grandezza, la forma e così via sono tutti elementi elaborati in parallelo e uniti in una percezione unitaria di un singolo oggetto. La concentrazione invece è la capacità di pensare attentamente a qualcosa che si sta facendo o osservando, escludendo tutto il resto. Cosa ricordiamo di quello che vediamo? La tecnologia mobile ha cambiato ciò che gli utenti vedono: se da desktop si rimane concentrati per circa 2,5 secondi, da smartphone solo 1,7 secondi. Ma sono sufficienti appena 0,25 secondi per memorizzare e ricordare un contenuto che hanno visto in rete. Un individuo coinvolto in un forte utilizzo del telefono in multitasking subisce vere e proprie alterazioni delle funzioni cognitive a livello cerebrale, con performance nei compiti di cambio del focus attentivo da un argomento all’altro peggiori rispetto alla controparte che utilizza poco il dispositivo. Il bombardamento mediatico a cui siamo sottoposti quotidianamente ci induce quindi a "selezionare" inconsapevolmente quei contenuti che per qualche motivo hanno sollecitato la nostra attenzione. Cosa c'entra l'attenzione con i social media e il marketing? La soglia dell'attenzione c'entra moltissimo perchè il flusso elevatissimo di informazioni al quale siamo ormai sottoposti quotidianamente H24, costituito da messaggi di vario genere e su più canali contemporaneamente (what's app, telegram, messenger, ecc...), video, notifiche, email, suggestioni che ci arrivano dal web, sono tali e tante che generano una sollecitazione cerebrale senza eguali che ci induce ad una facile distrazione. Considerando inoltre che statisticamente un individuo sblocca il proprio smartphone circa 110 volte al giorno, ovvero una volta ogni 9 minuti, tolte le ore di "teorico" sonno, significa essere connessi con la rete per buona parte della giornata. Quante volte ci succede di "frugare" nel nostro telefono (e senza un reale motivo) mentre stiamo magari guardando la TV? La tecnologia digitale ha cambiato radicalmente i nostri comportamenti fino ad arrivare, in casi estremi, ad una vera e propria dipendenza patologica, con sintomi simili a quelli da sostanze stupefacenti. Per questi motivi chi si occupa di comunicazione "digitale" deve necessariamente tenere in considerazione le modalità di fruizione del messaggio e i comportamenti delle persone con cui si desidera interagire, guadagnando l'attenzione richiesta con un messaggio che sia interessante e che sappia meritare il tempo richiesto. Che tradotto significa utilizzare molto l'immagine e poco il contenuto testuale. Anche l'utilizzo di video brevi aiuta ad aumentare la soglia dell'attenzione ma questi non devono superare i 6 secondi in modo da non essere considerati invasivi. Inoltre il nostro messaggio deve essere proposto nei primi 2-3 secondi se vogliamo cercare di evitare lo skip dell'utente, cosa molto frequente.
Il nostro bel pesciolino rosso, testimonial inconsapevole di questo post, che non ha l'abitudine ad utilizzare smartphone e computer, ha una soglia dell'attenzione che è stata calcolata dalla scienza in 9 secondi.
E' stato calcolato che l'uso sempre più intensivo e invasivo degli smartphone nella nostra vita quotidiana, ha ridotto drasticamente il tempo medio di attenzione che è passato dai 12 secondi del 2010 ai soli 8 secondi di oggi, con una tendenza a scendere ancora. La generazione Z, quella dei giovanissimi ha infatti una soglia di soli 3 secondi!
Per capire meglio le motivazioni per cui si è giunti a questi risultati è bene comprendere i concetti di attenzione e concentrazione.
Per attenzione si intende il "collante" che unisce le singole caratteristiche in un tutto integrato: l’orientamento spaziale, il colore, la grandezza, la forma e così via sono tutti elementi elaborati in parallelo e uniti in una percezione unitaria di un singolo oggetto.
La concentrazione invece è la capacità di pensare attentamente a qualcosa che si sta facendo o osservando, escludendo tutto il resto.
La tecnologia mobile ha cambiato ciò che gli utenti vedono: se da desktop si rimane concentrati per circa 2,5 secondi, da smartphone solo 1,7 secondi. Ma sono sufficienti appena 0,25 secondi per memorizzare e ricordare un contenuto che hanno visto in rete.
Un individuo coinvolto in un forte utilizzo del telefono in multitasking subisce vere e proprie alterazioni delle funzioni cognitive a livello cerebrale, con performance nei compiti di cambio del focus attentivo da un argomento all’altro peggiori rispetto alla controparte che utilizza poco il dispositivo.
Il bombardamento mediatico a cui siamo sottoposti quotidianamente ci induce quindi a "selezionare" inconsapevolmente quei contenuti che per qualche motivo hanno sollecitato la nostra attenzione.
La soglia dell'attenzione c'entra moltissimo perchè il flusso elevatissimo di informazioni al quale siamo ormai sottoposti quotidianamente H24, costituito da messaggi di vario genere e su più canali contemporaneamente (what's app, telegram, messenger, ecc...), video, notifiche, email, suggestioni che ci arrivano dal web, sono tali e tante che generano una sollecitazione cerebrale senza eguali che ci induce ad una facile distrazione.
Considerando inoltre che statisticamente un individuo sblocca il proprio smartphone circa 110 volte al giorno, ovvero una volta ogni 9 minuti, tolte le ore di "teorico" sonno, significa essere connessi con la rete per buona parte della giornata. Quante volte ci succede di "frugare" nel nostro telefono (e senza un reale motivo) mentre stiamo magari guardando la TV?
La tecnologia digitale ha cambiato radicalmente i nostri comportamenti fino ad arrivare, in casi estremi, ad una vera e propria dipendenza patologica, con sintomi simili a quelli da sostanze stupefacenti.
Per questi motivi chi si occupa di comunicazione "digitale" deve necessariamente tenere in considerazione le modalità di fruizione del messaggio e i comportamenti delle persone con cui si desidera interagire, guadagnando l'attenzione richiesta con un messaggio che sia interessante e che sappia meritare il tempo richiesto.
Che tradotto significa utilizzare molto l'immagine e poco il contenuto testuale. Anche l'utilizzo di video brevi aiuta ad aumentare la soglia dell'attenzione ma questi non devono superare i 6 secondi in modo da non essere considerati invasivi. Inoltre il nostro messaggio deve essere proposto nei primi 2-3 secondi se vogliamo cercare di evitare lo skip dell'utente, cosa molto frequente.
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